Ieri, Pasqua ortodossa romena, abbiamo festeggiato con gli abitanti rom di Trento Nord la loro festa. Ormai erano quasi calate le tenebre quando siamo arrivati, nessun agnello sgozzato come tradizia vuole, in compenso tanta carne e altrettanta birra. Le festa era già iniziata nel pomeriggio, ci aspettavano più numerosi in particolar modo D. che immaginava di ripetere in altra sede un'altra vigilia di Natale [ndr. per Natale avevamo festeggiato insieme ai rom dei Caravani presso il il Centro Sociale Bruno]. Ciò nonostante l'accoglienza è stata calorosa, ci hanno immersi nei balli e nella loro goliardia, in alcuni momenti forse quasi troppo alcolica e indelicata.
F., omonimo di un'altra nostra conoscenza rom, ha perso i documenti e oggi andrà all'ambasciata di Milano dove potrà rifarli. G. ci ha poi portato nella sua piccola casetta per spiegarci un po' la sua situazione con D., non proprio una novità per noi. Maltrattamenti, gelosie, l'apprensione per il bambino che ha in grembo, le sue speranze.
Intanto V., R. (sua moglie), Da. e sua moglie hanno fatto sapere venerdì di essere in partenza per la Romania, in un paio di settimane dovrebbero tornare nuovamente in territorio italiano.
F., omonimo di un'altra nostra conoscenza rom, ha perso i documenti e oggi andrà all'ambasciata di Milano dove potrà rifarli. G. ci ha poi portato nella sua piccola casetta per spiegarci un po' la sua situazione con D., non proprio una novità per noi. Maltrattamenti, gelosie, l'apprensione per il bambino che ha in grembo, le sue speranze.
Intanto V., R. (sua moglie), Da. e sua moglie hanno fatto sapere venerdì di essere in partenza per la Romania, in un paio di settimane dovrebbero tornare nuovamente in territorio italiano.
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